Riciclo cartongesso a Roma

Però, secondo il decreto del 2005 il cartongesso non deve essere assoggettato al Riciclo cartongesso a Roma buttato in aree destinate a rifiuti non pericolosi biodegradabili

 d’altra parte, il cartongesso non può nemmeno essere smaltito come rifiuto urbano. lo smaltimento del cartongesso: solo tramite operatori autorizzati  con il passaggio da “rifiuto inerte” a “rifiuto speciale non pericoloso”, il cartongesso oggi non ha una strada semplice verso lo smaltimento. il primo passo per capire come e dove smaltire il cartongesso è recarsi presso l’azienda municipalizzata della propria zona: se questa azienda è autorizzata allo smaltimento del cartongesso siete fortunati e quindi potrete depositarvi le lastre di materiale che non vi servono più. in genere c’è un quantitativo massimo di smaltimento giornaliero concesso ai privati, che può variare da comune a comune.se la piattaforma ecologica della zona non è autorizzata allo smaltimento del cartongesso, la questione non ha una soluzione univoca: abbiamo contattato diversi enti e aziende per capire come muoverci, come privati, per smaltire gli scarti di cartongesso, ma non abbiamo ottenuto risposte definitive e sempre uguali.

considerate perciò le indicazioni che seguono come guide di massima e valutate caso per caso come conviene agire. se gli scarti di cartongesso sono tanti, e derivanti da lavori di ristrutturazione o riqualificazione fatti da un’impresa, affidate a loro i materiali: le aziende del settore edile, infatti, possono accedere agli impianti specializzati in trattamento rifiuti, che non sono invece aperti ai cittadini privati. un esempio di questi impianti è la cava di trezzano a limbiate (in provincia di monza-brianza, lombardia): inaugurato nel 2013, è il primo impianto di smaltimento con recupero e riciclo di cartongesso in italia. in questo impianto il cartongesso viene frantumato, per separare le due parti in cartone e gesso, che vengono indirizzate a due differenti aree di stoccaggio e recupero. se gli scarti di lavorazione sono molti ma derivano da lavori “fai da te”, allora lo smaltimento è a carico vostro e dovete contattare un’azienda che si occupa di trasporto rifiuti, autorizzata al trasporto del cartongesso.

conferire il cartongesso presso aziende specializzate è un’operazione che comporta due tipologie di costo: un costo di smaltimento variabile dai 25 ai 50 euro al quintale; ma anche eventuali costi di trasporto nel caso di ritiro a domicilio. tenete conto che,  indipendentemente dalla vostra disponibilità a recarvi personalmente presso il sito di smaltimento, alcune aziende non ammettono il conferimento diretto ma solo il ritiro al domicilio, con addebito del costo di trasporto. scegliete perciò un’azienda che abbia una sede abbastanza vicina a voi.  se, infine, vi sono rimasti soltanto pochi scarti di cartongesso, derivanti da lavoretti precedenti, spezzettateli e riutilizzateli come riempitivo per altri lavori fai-da-te, sfruttando le proprietà isolanti di questo materiale.

risulta chiaro, dall’indagine che abbiamo condotto, che se da una parte il cartongesso non costituisce una minaccia per la nostra salute, dall’altra il suo smaltimento va fatto in maniera corretta per non inquinare l’ambiente. per consentirne il corretto riciclo, esso va smaltito da aziende in possesso delle dovute autorizzazioni o presso centri di raccolta dove siano presenti impianti adatti a frantumarlo. abbiamo cercato di darvi delle indicazioni di massima, che possono variare da zona a zona e da regione a regione. se avete delle esperienze dirette, scriveteci e condividetele con noi. 

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