Costo assistenza elettrodomestici a Milano

Per gli apparecchi più recenti, subordinatamente al   Costo assistenza elettrodomestici a Milano conviene optare per la riparazione.

La seguente regola generale può essere utilizzata per aiutarvi a decidere: se l’elettrodomestico ha meno di quattro anni, il costo della riparazione dovrebbe ammontare al massimo al 40 per cento del costo dell’apparecchio. Se l’elettrodomestico ha tra quattro e sette anni, per la riparazione si dovrebbe investire al massimo il 30 per cento del prezzo d’acquisto mentre per apparecchi con meno di dieci anni, al massimo il dieci per cento. In caso di sostituzione, è importante scegliere l’apparecchio più efficiente.

La legge stabilisce che ogni elettrodomestico debba disporre di un’etichetta energetica. Attenzione: A non è sempre la migliore categoria dal punto di vista energetico! Per le lavatrici, la categoria migliore è attualmente A+++. Per un confronto dettagliato dei prodotti, è possibile consultare.   Evitare le perdite di energia durante l’utilizzo  È importante scegliere un elettrodomestico adatto al vostro nucleo famigliare.

Il modo in cui lo utilizziamo ha un’influenza molto maggiore sul consumo rispetto alla classe energetica. Ad esempio, per i cicli di lavaggio la selezione del programma riveste un ruolo molto importante. Quando possibile, occorre selezionare una temperatura di lavaggio il più bassa possibile. Si può inoltre in molti casi rinunciare al prelavaggio e, di regola, la lavatrice andrebbe sempre utilizzata a pieno carico. Inoltre, non sempre è necessario lavare un capo in lavatrice. Talvolta è possibile anche lasciarlo al sole a prendere aria.  

Non dobbiamo sempre piegare la testa di fronte al grande spreco che avvolge il mercato degli elettrodomestici. Uno spreco doppio: per i consumatori che sono continuamente vessati e non riescono a riparare apparecchi anche nuovi, e per il sistema di smaltimento in quanto questi elettrodomestici, dopo pochi anni, diventano rifiuti. Non dobbiamo piegare la testa anche perché dal 1° marzo 2021 esiste un Regolamento, approvato dal Parlamento europeo in attesa di leggi nazionali ad hoc, che contiene due cose molto precise.

Primo: le aziende che producono elettrodomestici e apparecchi elettrici ed elettronici devono garantire la messa a disposizione dei riparatori professionisti dei pezzi di ricambio per almeno 7-10 anni dall’immissione sul mercato dell’ultima unità di un prodotto. Secondo: la consegna dei pezzi di ricambio non deve avvenire oltre i trenta giorni lavorativi. Bastano queste due regole per avere un’idea concreta del diritto alla riparazione. Possiamo finalmente reagire, e ribellarci, quando ci viene detta la solita frase da parte del negoziante o del fornitore al quale ci siamo rivolti per un guasto del nostro elettrodomestico: <Le conviene comprarlo nuovo>.  A questo concetto fondamentale è arrivato perfino, con enorme ritardo, il Parlamento europeo.

 Lo ha dovuto fare, di fronte ai numeri prodotti da scientifiche lavatrici lavastoviglie televisori computer, condizionatori: costosi apparecchi della nostra vita quotidiana che in più del 10 per cento dei casi vengono gettati via quando hanno meno di cinque anni di vita. Si rompono, improvvisamente, e se il consumatore prova a ripararli sbatte la testa contro un muro. Pezzi di ricambio che non si trovano più, specialisti per le riparazioni che mancano, costo della riparazione superiore, almeno così viene detto, al nuovo acquisto.

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